Il Centro Gulliver fa dialogare Legge e Salute Mentale.
Grande partecipazione per il convegno Nòmos e Psyché: dialogo tra legge e salute mentale, promosso dal Centro Gulliver per affrontare l’intersezione cruciale tra giustizia e clinica. L’evento, tenutosi questa mattina al Centro Gulliver di via Albani ha registrato il tutto esaurito con oltre 100 partecipanti, 12 relatori e moderatori, confermando il crescente interesse della comunità sui temi legati alla salute mentale, dalla lotta allo stigma fino alla promozione della cura.
L’obiettivo di creare un momento di confronto tra il mondo giuridico e quello clinico è stato pienamente raggiunto, gettando le basi per risposte più adeguate e inclusive.
Emilio Curtò, Presidente del Centro Gulliver, ha sottolineato l’attualità di un tema “antico”, già presente nel diritto romano, evidenziando il progresso: “Oggi il giudice ha il supporto di esperti che vengono ad indagare sull’infermità mentale”.
SCOPO E TEMATICHE DEL CONVEGNO
Il convegno si è concentrato su un doppio binario: l’indagine sul concetto di malattia mentale, che non sempre induce infermità, e la cura, che è la finalità che muove Centro Gulliver.
Giovanni Croci, psichiatra e Direttore Sanitario del Centro Gulliver, ha spiegato la genesi del convegno: “Il confine tra giustizia e salute mentale non è né netto né lineare. È una zona di passaggio, spesso attraversata da storie personali difficili. Abbiamo voluto creare uno spazio di dialogo perché solo attraverso l’incontro e l’ascolto reciproco è possibile costruire risposte adeguate, in modo che le azioni di tutti convergano nel benessere e nella salute dei pazienti”.
I lavori sono stati aperti dalla proiezione del trailer del documentario italiano San Damiano, con il regista Alejandro Cifuentes che ha raccontato il dietro le quinte del film e il percorso successivo del protagonista, Damiano.
La prima sessione, Sguardi giuridici: Diritti, Limiti, Possibilità, moderata da Chiara Pontiggia, ha visto relatori di alto profilo approfondire le implicazioni legali. Giuseppe Fazio, Presidente di Sezione del Tribunale di Busto Arsizio, ha affrontato le sfaccettature dell’imputabilità con l’intervento Incapacità per infermità di mente nel diritto italiano. A seguire, Benedetta Rossi, Magistrato di Sorveglianza di Varese, ha illustrato il tema della Pericolosità sociale e misure di sicurezza: tra tutela giuridica e reinserimento sociale, citando le 250 misure in corso di libertà vigilata, i primi 81 fascicoli di accertamento e le 8 persone in attesa di ingresso nelle Rems.
Particolare emozione ha suscitato la favola di Renzo e Lucia narrata da Claudia Speggiorin, Responsabile Attività Laboratoriali – Area Salute Mentale del Centro Gulliver, un racconto di vita che ha aperto nuove riflessioni sulla cura e sul mantenimento delle relazioni affettive tra i pazienti.
La seconda sessione, Prospettive cliniche: Cura, Soggettività, Integrazione, moderata da Laura Rispoli, Psichiatra e Responsabile Area Salute Mentale di ATS Insubria, ha esplorato i percorsi terapeutici. Il dibattito ha incluso l’intervento L’integrazione dell’ombra di Giuseppe Lombardi, Psichiatra e Psicanalista Junghiano e Supervisore del Centro Gulliver; La perizia psichiatrica tra clinica e giustizia: il contributo dello psichiatra illustrata da Nicola Poloni, Psichiatra e Professore Associato dell’Università degli Studi dell’Insubria; e Dalle REMS al territorio: percorsi di cura e integrazione a cura di Alessia Cicolini, Direttrice della REMS di Castiglione delle Stiviere.
È emersa in modo pressante, da questi confronti, la criticità della carenza di posti letto nelle REMS e delle lunghe liste d’attesa.
UN TEMA DI FORTE IMPATTO SOCIALE
A conclusione dei lavori, Silvestro Pascarella, Direttore de La Prealpina, ha portato i lavori nella cronaca, spiegando quanto sia complicato ricostruire la veridicità della realtà e nei fatti di cronaca.
Attualmente, solo 40 persone attendono di poter essere accolte al Centro Gulliver. Da qui l’appello del Presidente Emilio Curtò: “La salute mentale è un tema che interessa tutti, perché un malato psichiatrico in casa compromette la serenità dell’intera famiglia. Noi al Gulliver abbiamo la missione di prenderci cura della fragilità. Non abbiamo però abbastanza spazio, quindi se qualcuno potesse donarci un ulteriore edificio, farebbe un grande regalo”.
La rilevanza sociale del tema è stata confermata anche dal Prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, che ha evidenziato le problematiche che coinvolgono in particolare i giovani: “Secondo l’Oms potrebbero essere 250 mila gli adolescenti lombardi in difficoltà. Circa un minore su cinque ha un disturbo neuropsichiatrico, ansia e depressione rappresentano la maggior parte delle diagnosi. Gran parte degli studenti i ha difficoltà ad accedere a percorsi di cura e sostegno. La salute mentale non è un tema solo critico, ma un tema che attraversa la famiglia, la società”.
DICONO DI NOI
Oltre cento partecipanti al convegno “Nòmos e Psyché”: al Centro Gulliver si parla di salute mentale e giustizia, 21 ottobre 2025, VareseNews
Grande Successo al Gulliver di Varese per “Nòmos e Psyché”: oltre 100 esperti in cattedra, 21 ottobre 2025, Varese7Press
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