Successo per il Convegno “Un aiuto al maltrattante: Perché?”

In anteprima è stata lanciata l’attivazione di un nuovo progetto di prevenzione, che partirà a settembre. 

Mercoledì 22 maggio si è svolto con successo il Convegno “Un aiuto al maltrattante: Perché?”, in cui magistrati, avvocati e docenti hanno potuto confrontarsi e cercare di dare delle risposte ad un quesito più che mai attuale. L’evento è stato organizzato da Centro Gulliver, Amico Fragile ODV e Ordine degli Avvocati di Varese, con la collaborazione di ANM Sottosezione Territoriale di Varese e la partecipazione di Camera Penale e Camera Civile di Varese.

I PARTECIPANTI

Oltre a quella degli avvocati, nutrita è stata la partecipazione al Convegno delle autorità varesine, che hanno presenziato alla manifestazione per sostenere la lotta alla violenza di genere. Tra i partecipanti il Prefetto di Varese, Dott. Salvatore Pasquariello, i rappresentanti di ASST Sette Laghi, ATS Insubria, Casa Comunità di Varese, il Comune di Varese nella figura dell’Assessore ai Servizi Educativi, Rossella DiMaggio, il presidente del Tribunale di Busto Arsizio, la delegata del presidente del Tribunale di Varese, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Varese, della Camera Civile e della Camera Penale di Varese, la delegata della Camera Penale di Como.

IL CONVEGNO

Nei saluti istituzionali il Presidente di Centro Gulliver, Emilio Curtò, ha ricordato l’importanza di dare una risposta sul territorio al crescente fenomeno della violenza di genere: “Gulliver, alla domanda non facile e carica di una forte componente emotiva, riassunta nel titolo del Convegno, ha ritenuto di individuare una possibile risposta, che non è la risposta, ma solo un tentativo di fronteggiare un fenomeno complesso, come il femminicidio e, in generale, la violenza di ogni tipo. Una risposta adeguata e efficiente può arrivare, facendo rete, solo dal confronto e dalla sinergia tra istituzioni, enti e società civile”.

La prevenzione alla violenza è l’obiettivo di Amico Fragile, che nelle parole della sua Presidente, Liliana Colombo, vuole porre l’attenzione sulla figura del maltrattante: “La lotta alla violenza è assistenza, tutela e sensibilizzazione che parte dai più giovani, ma manca un anello alla chiusura del cerchio di prevenzione: l’assistenza, tramite la creazione di percorsi educativi che possano integrarsi alla terapia, al maltrattante”.

Anche i Presidenti di Ordine degli Avvocati di Varese, Avv. Carlo Battipede, e della Sottosezione Varesina di ANM, Giorgiana Manzo, sono concordi con l’idea di fare rete con associazioni e territorio per contrastare la violenza di genere, partendo proprio dalla figura del maltrattante: “Fare rete e collaborare sono elementi importanti per la lotta alla violenza, ma per aiutare chi è vittima di essa, occorre anche cercare di aiutare il maltrattante e fare un’opera di prevenzione alla violenza stessa. Felici di vedere così tanta partecipazione da parte di avvocati e magistratura, per l’attenzione alla tematica del Convegno e per voler costruire un dialogo con il territorio”.

Dopo questi saluti istituzionali, tra cui un intervento del Prefetto di Varese, Dott. Salvatore Pasquariello, che ha sottolineato la necessità di fare rete e l’importanza della prevenzione, sono iniziati i lavori. Relazioni in materia di diritto di famiglia e del lavoro si sono alternate a relazioni sulle misure cautelari penali e sulla esecuzione della pena, in cui si sono analizzati dati, sottolineati aspetti critici e cercate soluzioni nella complessa materia che gravita attorno al tragico e triste fenomeno della violenza di genere. A moderare le attività della mattinata è stata l’Avv. Elisabetta Brusa, che ha coordinato i lavori e dato voce ai relatori dei vari interventi in cui era in oggetto la figura del maltrattante.

Nel pomeriggio, dopo la sintesi dei lavori da parte del Dott. Lorenzo Dalla Palma, segretario della Sottosezione ANM di Varese, si è tenuta la tavola rotonda, moderata dal Direttore di Rete55, Matteo Inzaghi, con un interessante e vivace confronto tra magistrati, avvocati e psicologi. In apertura anche la relazione della dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Varese, Angela De Santis.

IL FUTURO OLTRE AL CONVEGNO

Il Convegno ha avuto un forte seguito, la Sala Carrozze di via Albani 91 era gremita e anche nelle aule in cui sono stati montati schermi di riproduzione, la Biblioteca e l’Aula Magna del Consultorio di Centro Gulliver, la partecipazione degli operatori di Gulliver è stata ampia ed attenta. L’attenzione alla complessa tematica della giornata, non solo da parte degli avvocati, ma di tutte le figure professionali interessate, ha contribuito a rafforzare la rete per la lotta alla violenza, ponendo le basi di sviluppi futuri.

L’obiettivo del Convegno, infatti, non si limita all’evento culturale del 22 maggio, ma -come anticipato da Curtó- è la realizzazione di un progetto pilota, frutto della cooperazione tra Centro Gulliver e l’associazione Amico Fragile. Curtó ha, quindi, anticipato che dopo la pausa estiva, a settembre, sarà presentato un progetto pilota, con obbiettivi sia di prevenzione sia di messa in opera di percorsi di recupero e riabilitazione del maltrattante.

Il progetto nelle intenzioni e aspettative dei promotori, dovrà coinvolgere le professionalità interessate, a cominciare dagli Ordini degli avvocati, le Camere penali e civili, con il sostegno, auspicabilmente, di istituzioni e enti pubblici chiamati a governare gli strumenti di contrasto alla violenza.

A fianco di Gulliver, nella realizzazione del nuovo servizio, ci sarà Amico Fragile. Nelle parole di Liliana Colombo, l’importanza della prevenzione: “Vogliamo attivare un servizio specifico per il maltrattante, con l’obiettivo della prevenzione primaria e della recidiva”.

DICONO DI NOI

Successo per il Convegno “Un aiuto al maltrattante: Perché?” a Varese, 26 maggio 2024, VaresePress

Ufficio Stampa

Davide Bonamici

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